Tour de France 2019, Greg Lemond duro su Nairo Quintana: “Non vincerà mai un Tour”
Greg Lemond è molto scettico riguardo la possibilità che Nairo Quintana possa vincere il Tour de France 2019. Anzi il tre volte vincitore della Grande Boucle sembra pensare che una vittoria alla Grande Boucle non arriverà mai. Raggiunto dai microfoni di Cyclingnews al termine della prova in linea dei campionati nazionali statunitensi, vinti da Alex Howes (Education First) , in Tennessee, dove il 58enne ha recentemente preso casa insieme a sua moglie Kathy, il due volte campione del mondo si è espresso anche sulla decisione adottata dal Team Ineos della leadership condivisa da due capitani, esperienza che lui stesso ha provato in carriera al Tour, quando si è dovuto spartire i gradi di capitano con Laurent Fignon e con Bernard Hinault.
“Io credo che la doppia leadership possa far diminuire la pressione, se hai un buon direttore. Thomas ha vinto l’anno scorso, ma comunque non parliamo di un tre volte vincitore. È la situazione in cui ci trovavamo io e Fignon nel 1984. Avrei potuto giocarmi le mie carte al Tour quell’anno, in cui poi lui l’ha vinto, ma decisi che il mio obiettivo erano i mondiali. Era una situazione difficile e non corsi bene come avrei potuto. Mi ammalai all’inizio, quindi non finimmo nemmeno in conflitto. Con un direttore bravo puoi rigirare la cosa a tuo vantaggio. Qualcuno dovrà avere la volontà di sacrificarsi e potrà essere Thomas come Bernal. Quando non hai più Froome, è bene avere una coppia di ragazzi forti, che possono completarsi a vicenda”.
Il californiano ha poi completato il suo discorso affermando di vedere come favorito ancora Thomas, dato che la vittoria di Bernal al Giro di Svizzera, per quanto prestigiosa, non può essere considerata come un indicatore del suo stato di forma rispetto agli avversari. Ha parlato successivamente anche degli altri papabili favoriti: “Non c’è Dumuolin e si è creata una strana situazione in cui manca Froome, Nibali ha già fatto il Giro e Roglic non sarà al Tour […] Questo apre la strada a ragazzi come Romain Bardet e Thibaut Pinot, che ci sono sempre andati vicini, ma hanno sempre avuto Froome o qualcun altro davanti a loro. Comunque sarà dura battere la Ineos”.
Discorso diverso invece per il colombiano della Movistar: “Continuo a sperare che anche Quintana possa essere uno dei favoriti, ma mi piacerebbe essere il suo allenatore e capire cosa fa. Non è esplosivo, non puoi passare otto settimane a 3000 metri. I globuli rossi salgono, ma la potenza scende. Gli manca l’abilità di attaccare e di andare in fuga. È sempre in una situazione stazionaria. Mi sorprende che non sia mai riuscito a esprimere tutto il suo potenziale […] È un grande talento, ma credo che non vincerà mai il Tour de France“.
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